Scompenso cardiaco
Aggiornamento in Medicina
L’insufficienza cardiaca cronica resta la maggiore causa di mortalità e morbilità.
Il ruolo della terapia antitrombotica nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica è stato a lungo oggetto di dibattito, e i Ricercatori del WATCH ( Warfarin and Antiplatelet Therapy in Chronic Heart Failure ) Trial hanno condotto uno studio per determinare l’agente antitrombotico ottimale per i pazienti con scompenso cardiaco e ridotta frazione di eiezione mentre sono in ritmo sinusale.
Lo studio prospettico randomizzato di Warfarin ( Coumadin ) in aperto ( INR target: 2.5-3 ) e trattamento in doppio-cieco con Acido Acetilsalicilico ( Aspirina; 162 mg una volta al giorno ) o Clopidogrel ( 75 mg una volta al giorno ) ha avuto un periodo di arruolamento e un minimo di 12 mesi di trattamento.
Sono stati arruolati 1.587 uomini e donne di età maggiore o uguale a 18 anni con insufficienza cardiaca sintomatica per almeno 3 mesi che erano in ritmo sinusale e avevano una frazione di eiezione ventricolare sinistra minore o uguale a 35%.
L’esito primario era il tempo prima della morte, infarto del miocardio non-fatale o ictus non-fatale.
Per l’endpoint composito primario, gli hazard ratio sono stati: per Warfarin versus Aspirina 0.98 ( P=0.77 ); per Clopidogrel versus Aspirina 1.08 ( P=0.57 ) e per Warfarin versus Clopidogrel 0.89 ( P=0.39 ).
Warfarin è risultata associata a un numero minore di ictus non-fatali rispetto ad Acido Acetilsalicilico o Clopidogrel.
L’ospedalizzazione per peggioramento dell’insufficienza cardiaca si è verificata nel 22.2%, 18.5% e 16.5% dei pazienti trattati, rispettivamente, con Aspirina, Clopidogrel e Warfarin ( P=0.02 per Warfarin versus Aspirina ).
In conclusione, la misura di esito primario e i dati di mortalità non supportano l’ipotesi primaria che Warfarin sia superiore all’Aspirina e che Clopidogrel sia superiore all’Aspirina. ( Xagena2009 )
Massie BM et al, Circulation 2009;119:1616-1624
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