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Predittori di mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca e preservata funzione sistolica


Ricercatori della Cleveland Clinic Foundation hanno studiato 988 pazienti con insufficienza cardiaca e preservata frazione di eiezione, arruolati nello studio DIG ( Digitalis Investigation Group ).
  Nel corso del periodo di follow-up ( 3.1 anni ) il 23% ( n = 231 ) di pazienti è morto.

Tra le 18 variabili prese in considerazione i più forti predittori indipendenti di morte sono stati: la velocità di filtrazione glomerulare ( hazard ratio, HR = 1.5 ), la classe funzionale NYHA III o IV ( HR = 1.64 ), il genere maschile ( HR = 1.71 ) e l’età avanzata ( HR = 1.28 ).
  L’insufficienza cardiaca diastolica è risultata associata ad un’elevata incidenza di morte.
  Secondo questo studio importanti predittori di morte sono risultati la disfunzione renale, il peggioramento della classe funzionale, il genere maschile e l’età avanzata. ( Xagena2004 )
  Jones R C et al, J Am Coll Cardiol 2004; 44: 1025-1029

Cardio2004
 


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