Scompenso cardiaco
Aggiornamento in Medicina
I ricercatori hanno valutato l'impatto del diabete mellito e della terapia diabetica sugli esiti nei pazienti con ridotta frazione di eiezione dopo ospedalizzazione per insufficienza cardiaca.
Il diabete mellito è prevalente nei pazienti ospedalizzati per scompenso cardiaco; non ci sono ancora dati conclusivi sugli esiti post-dimissioni in questa popolazione di pazienti.
L'analisi post-hoc è stata eseguita sui dati di EVEREST ( Efficacy of Vasopressin Antagonism in Heart Failure Outcome Study with Tolvaptan ), uno studio randomizzato di pazienti ospedalizzati per insufficienza cardiaca ( n=4133 ), con follow-up mediano di 9.9 mesi.
I due esiti primari erano rappresentati da: (i) mortalità per tutte le cause ( ACM ) e (ii) mortalità cardiovascolare o ospedalizzazione per scompenso cardiaco ( CVM + HFH ).
Il diabete mellito era presente nel 40% dei partecipanti.
I pazienti con diabete mellito avevano una maggiore probabilità di soffrire di ipertensione, malattia coronarica, e malattia renale cronica.
Il diabete era associato alla mortalità per tutte le cause e alla mortalità cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( p inferiore a 0.001 per entrambi ).
Dopo aggiustamento per il rischio utilizzando modelli multivariati, il diabete mellito è risultato associato alla mortalità per qualsiasi causa, ma questa stima era imprecisa [ hazard ratio, HR=1,16; 95% intervallo di confidenza ( IC ) 1.00-1.34 ] ed è rimasto associato alla mortalità cardiovascolare o all’ospedalizzazione per scompenso cardiaco ( HR = 1.17; IC 95% 1.04-1.31).
La strategia di controllo del diabete non ha influenzato in modo indipendente i risultati.
In conclusione, il diabete è comune nei pazienti ospedalizzati per insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta.
Questi pazienti hanno una maggiore mortalità cardiovascolare post-dimissione e più alti ricoveri per scompenso cardiaco rispetto ai pazienti senza diabete.
Differenti regimi di trattamento per il diabete mellito non sembrano influenzare gli esiti post-dimissione. ( Xagena2013 )
Sarma S et al, Eur J Heart Fail 2013; 15: 194-202
Cardio2013 Endo2013