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Il genere maschile è un predittore indipendente di mortalità nei pazienti ospedalizzati per scompenso cardiaco


Ricercatori danesi hanno esaminato se le donne e gli uomini, ospedalizzati per insufficienza cardica congestizia, presentassero un diverso rischio di mortalità.

La ricerca è stata compiuta su 5.491 pazienti con scompenso cardiaco ricoverati in 34 ospedali della Danimarca nel periodo compreso tra il 1993 ed il 1996.

Il periodo di follow-up è stato di 5-8 anni.

Il 40% della popolazione esaminata era di sesso femminile.
Le pazienti avevano una maggiore età, una minore incidenza di cardiopatia ischemica, ed una migliore funzione sistolica ventricolare sinistra rispetto ai maschi.
I pazienti uomini assumevano più spesso gli Ace inibitori.

Nel corso del periodo osservazionale ci sono state 1.569 morti tra le donne ( 72% ) e 2.386 ( 72% ) tra gli uomini.

Dopo l’aggiustamento per l’età, il genere maschile era associato ad un aumento del rischio di morte ( RR: 1,25 ). ( Xagena2004 )


Gustafsson F et al, Eur Heart J 2004; 25: 129 – 135


Cardio2004


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