Scompenso cardiaco
Aggiornamento in Medicina
I beta-bloccanti svolgono un importante ruolo nel trattamento della insufficienza cardiaca; tuttavia, gli effetti di questi farmaci sulla prognosi dei pazienti con fibrillazione atriale concomitante allo scompenso cardiaco, rimangono controversi.
L'obiettivo della meta-analisi è stato quello di valutare l'efficacia dei beta-bloccanti sulla mortalità nello scompenso cardiaco coesistente con la fibrillazione atriale.
Sono stati inclusi studi di coorte osservazionali e studi controllati randomizzati che hanno riportato gli esiti di ospedalizzazione per mortalità o insufficienza cardiaca per pazienti con insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale, assegnati al gruppo trattato con beta-bloccanti e gruppo non-beta-bloccanti.
Un totale di 8 studi clinici ( 5 studi randomizzati e controllati e 3 studi di coorte osservazionali ), che hanno coinvolto 34.197 pazienti, sono stati inclusi nell'analisi.
L'analisi aggregata ha dimostrato che il trattamento con beta-bloccanti era associato a una riduzione del 22% del rischio relativo di mortalità per tutte le cause nei pazienti con insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale ( RR=0.78; IC 95% 0.71-0.86; p inferiore a 0.00001; I2= 27% ).
L'analisi aggregata di 5 studi, che hanno riportato l'esito di un ricovero per insufficienza cardiaca ( 2.774 pazienti ), ha mostrato che la terapia con beta-bloccanti non era associata a una riduzione dei ricoveri per insufficienza cardiaca ( RR=0.94; IC 95% 0.79-1.11; p = 0.46; I² = 38% ).
In conclusione, la meta-analisi ha indicato il potenziale beneficio sulla mortalità dei beta-bloccanti nei pazienti con insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale.
I ricercatori hanno concluso che è prematuro negare ai pazienti con fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca la terapia con beta-bloccanti considerando le attuali evidenze. ( Xagena2018 )
Ma G, Fang Q, Wang F. Cardiol J 2018; Epub ahead of print
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