Scompenso cardiaco
Aggiornamento in Medicina
I pazienti ospedalizzati per insufficienza cardiaca acuta differiscono in merito a molte caratteristiche cliniche che possono influenzare la loro prognosi e la risposta al trattamento.
Sono state valutate le possibili differenze negli effetti di Serelaxina ( Reasanz ) sulla riduzione della dispnea, sugli esiti a 60 giorni e sulla mortalità a 180 giorni in tutti i sottogruppi di pazienti nello studio RELAX-AHF.
I sottogruppi erano basati su covariate pre-specificate ( età, sesso, etnia, area geografica, velocità di filtrazione glomerulare stimata, tempo dalla presentazione alla randomizzazione, valori basali di pressione arteriosa sistolica, storia di diabete mellito, fibrillazione atriale, cardiopatia ischemica, dispositivi cardiaci , nitrati alla randomizzazione ).
Sono state analizzate anche altre covariate che possono modificare l'efficacia del trattamento per insufficienza cardiaca acuta.
L’analisi per sottogruppi non ha mostrato alcuna differenza negli effetti di Serelaxina, rispetto al placebo, sulla riduzione della dispnea o sulla incidenza di morte cardiovascolare o di ricoveri per insufficienza cardiaca o insufficienza renale a 60 giorni.
Sono state notate interazioni significative tra alcuni sottogruppi di pazienti e gli effetti di Serelaxina sulla mortalità cardiovascolare a 180 giorni e la mortalità per tutte le cause, ma devono essere interpretate con cautela per via del numero di confronti e della bassa incidenza di decessi nei sottogruppi a basso rischio.
In conclusione, gli effetti della Serelaxina rispetto a placebo sembrano essere simili nei sottogruppi di pazienti nello studio RELAX-AHF. ( Xagena2013 )
Metra M et al, Eur Heart J 2013; 34: 3128-3136
Cardio2013 Farma2013