Scompenso cardiaco
Aggiornamento in Medicina
Lo stress ossidativo può contribuire alla progressione dello scompenso cardiaco. L’inibizione della xantina ossidasi nei pazienti con scompenso cardiaco iperuricemico può migliorare gli esiti.
Sono stati randomizzati 253 pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) minore o uguale al 40% e livelli sierici di acido urico maggiori o uguali a 9.5 mg/dl, a ricevere Allopurinolo [ Zyloric ] ( dose target, 600 mg al giorno ) oppure placebo in uno studio multicentrico in doppio cieco.
L’endpoint composito primario a 24 settimane era basato sulla sopravvivenza, il peggioramento dello scompenso cardiaco e la valutazione globale del paziente.
Gli endpoint secondari comprendevano i cambiamenti nella qualità di vita, la capacità di esercizio sotto-massimale e la frazione di eiezione ventricolare sinistra.
I livelli di acido urico si sono significativamente ridotti con Allopurinolo rispetto al placebo ( differenza di trattamento, -4.2 mg/dL e -3.5 mg/dL a 12 e 24 settimane, rispettivamente, entrambi P minore di 0.0001 ).
A 24 settimane, non vi era alcuna differenza significativa nello stato clinico tra pazienti trattati con Allopurinolo e placebo ( peggioramento 45% vs 46%, stato invariato 42% vs 34%, miglioramento 13% vs 19%, rispettivamente; P=0.68 ).
A 12 e 24 settimane, non vi era alcuna differenza significativa nei punteggi alla scala KCCQ ( Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire ) o nella distanza percorsa a piedi in 6 minuti tra i due gruppi.
A 24 settimane, la frazione di eiezione ventricolare sinistra non era cambiata nei gruppi e tra i gruppi.
Si è verificato rash più frequentemente con Allopurinolo ( 10% vs 2%, P=0.01 ), ma non vi è stata alcuna differenza nei tassi di eventi avversi gravi tra i gruppi ( 20% vs 15%, P=0.36 ).
In conclusione, nei pazienti con scompenso cardiaco ad alto rischio con frazione di eiezione ridotta ed elevati livelli di acido urico, l’inibizione della xantina ossidasi con Allopurinolo non è riuscita a migliorare lo stato clinico, la capacità di esercizio, la qualità di vita, o la frazione di eiezione ventricolare sinistra a 24 settimane. ( Xagena2015 )
Givertz MM et al, Circulation 2015; 131: 1763-1771
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