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Chirurgia bariatrica, visite di emergenza e ricoveri per esacerbazione della insufficienza cardiaca


Anche se alcuni studi hanno suggerito relazioni tra obesità e morbilità da insufficienza cardiaca, si sa poco circa gli effetti della sostanziale riduzione di peso nei pazienti obesi con scompenso cardiaco.
Uno studio ha valutato se la chirurgia bariatrica sia associata a una diminuzione del tasso di riacutizzazione di insufficienza cardiaca.

È stato condotto uno studio di serie di casi di pazienti obesi con scompenso cardiaco sottoposti a chirurgia bariatrica, utilizzando il campione di popolazione del Reparto di emergenza e dei ricoverati in California, Florida e Nebraska.

L'esito primario era la visita presso il Dipartimento d’Emergenza o l’ospedalizzazione per esacerbazione dell’insufficienza cardiaca nel periodo 2005-2011.

È stato confrontato il tasso di eventi esito durante periodi di 12 mesi consecutivi, con i mesi pre-operatori da 13 a 24 come periodo di riferimento.

Sono stati identificati 524 pazienti con insufficienza cardiaca, sottoposti a chirurgia bariatrica.

Nel periodo di riferimento, il 16.2% dei pazienti ha avuto una visita presso il Dipartimento d’Emergenza o l’ospedalizzazione per riacutizzazione dell’insufficienza cardiaca.

Il tasso è rimasto invariato nel successivo periodo pre-operatorio di 12 mesi ( 15.3%; P=0.67 ).

Nel primo periodo di 12 mesi dopo la chirurgia bariatrica, è stato osservato un tasso non significativamente ridotto ( 12.0%; P=0.052 ).
Tuttavia, il tasso è risultato significativamente più basso nei successivi mesi da 13 a 24 dopo la chirurgia bariatrica ( 9.9%; odds ratio, OR= 0.57; P=0.003 ).

Per contro, non vi è stata alcuna significativa riduzione del tasso di esacerbazione di insufficienza cardiaca tra i pazienti obesi sottoposti a chirurgia non-bariatrica ( colecistectomia, isterectomia ).

In conclusione, i risultati hanno indicato che la chirurgia bariatrica è associata a un calo del tasso di esacerbazione di insufficienza cardiaca che richiede la valutazione presso il Dipartimento di Emergenza o l’ospedalizzazione tra i pazienti obesi con insufficienza cardiaca. ( Xagena2016 )

Shimada YJ et al, J Am Coll Cardiol 2016; 67: 895-903

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